Browsing AuthorLino Garbellini

Lego The Movie

Milano, 19 febbraio 2014 – A cavallo tra un inno alla creatività e un mega spot dei famosi mattoncini danesi, arriva nelle sale da domani 20 febbraio 2014 Lego The Movie.

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Il film realizzato con un totale di 15.080.330 pezzi di Lego è la storia dell’uomo più comune e banale di tutta “Legoland” che grazie alla fiducia in sé stesso e alla creatività riesce a salvare il mondo. Detta così sembra banale, ma la trama è ben sviluppata ed i grado di far divertire i più piccoli e non addormentare gli adulti grazie a delle gag raffinate. Il ritornello della canzone che accompagna il film – “…è meraviglioso…” – vi rimarrà in testa per giorni e non potrete che provare simpatia per la protagonista femminile un po’ “fashion girl” e un po’ ninja e pena per Batman dipinto come il classico macho tenebroso, ma con un lato effemminato tutto da scoprire. Nessuno è perfetto, nemmeno tra i Lego.

#cityrunners motivation day

Milano, 9 febbraio 2013 – Per i #cityrunners è la volta del Motivation Day al lussuoso Aspria Harbour Club Milano. Ad aiutare tutte le persone coinvolte nel progetto ci pensano il mental coach  Patrizio Pintus e Davide Cassani, CT della nazionale italiana maschile élite di ciclismo e celebre commentatore televisivo.

 

Con la sua voce nasale che ricorda a tutti il Giro d’Italia, Cassani trova le parole giuste per ispirare i runner alle sgambate che li aspettano nelle settimane a venire, il tutto in una grigia e fredda mattinata invernale, tipica milanese: “dopo il lavoro, ieri ho corso tre chilometri per arrivare a casa mia, vestito con i jeans, avevo voglia di allenarmi, non importa dove e come“. Non solo esperienze personali però nel discorso di Davide, anche consigli pratici, merce molto preziosa per i tanti in sala che non hanno mai affrontato una gara:

– “piuttosto che non allenarvi, se siete stanchi e avete poco tempo provate a ridurre l’allenamento“;

– “una corsa lunga si affronta pezzo per pezzo e va divisa in più parti, non dovete pensare subito all’obiettivo finale“;

– “tenere le energie e andare forte nell’ultima parte di una maratona, è motivante perché vi trovate a sorpassare molti runner che, stravolti, hanno ridotto il passo“;

– “non è detto che in una giornata in cui non ci si sente in forma, non si possa fare il proprio personal best time, a me è capitato più di una volta“;

– “il mio tempo in maratona va dalle due ore e 45 minuti, alle quattro ore, dipende dal mio stato di allenamento e da con chi corro, però cerco sempre di dare il massimo, come quando correvo in bici“.

L’entusiasmo generale non manca anche ora che si entra nel vivo e gli allenamenti si fanno sentire.

Mi lasciano un po’ perplesso i commenti su scarpe e materiale – e il diverso tipo di approccio a questi prodotti – da parte di chi non ha mai corsa in vita sua. Rivolgendomi a questi blogger, provo a buttare lì qualche semplice concetto utile ad una valutazione non troppo personale delle scarpe, mi rendo subito conto che non viene del tutto recepito. Pazienza, anche questo è #cityrunners, nel bene e nel male.

Prossimo appuntamento tra due settimane, all’insegna di una corretta nutrizione, Stay Tuned.

 

 

Asics FootID: di che corsa sei te lo dice l’hi-tech

Milano, 3 febbraio 2013 – Sapere come corri non è uno sfizio da esaltati. Conoscere il proprio stile di corsa è importante sia per chi ha appena iniziato sia per i maratoneti esperti.

Forse a causa della recente moda della calzature minimaliste – che ha fatto parecchie vittime per la gioia degli ortopedici – o forse perché il numero e la tipologia dei runners è in continuo aumento (non più e non solo impallinati), i negozi di scarpe sono sempre più attenti al rapporto con il cliente. Gli shop cercano di aiutarti nel migliore dei modi da subito, facendoti provare diversi tipi di “running shoes” e consigliandoti come farebbe un personal trainer. Guardare come è consumata la suola delle scarpe però non basta per capire se il tuo tipo di appoggio del piede è da pronatore o “neutro”,  il margine d’errore con questo metodo empirico esiste e non è così ridotto. Asics per andare incontro ai podisti e risolvere il problema in maniera scientifica, ha chiesto aiuto alla tecnologia.

 

Foot scan

L’ASICS FootID è una scansione tridimensionale del piede ottenuta tramite la tecnologia di analisi denominata 3D Foot Mapping technology, sviluppata dall’Institute of Sport Science in Kobe (Giappone). Il Mapping usa sia un sistema laser sia micro videocamere interpolando i risultati con un database per capire e consigliarti la scarpa da corsa più adatta, quella perfetta per il tuo profilo biomeccanico.

I vantaggi?
Gli aspetti positivi per chi utilizza questo tipo di test almeno una volta sono numerosi: capire il proprio stile di corsa, la misura precisa in millimetri di entrambi i piedi, la scarpa più adatta, l’altezza dell’ arco plantare, l’allineamento del tendine d’Achille e in generale una prevenzione degli infortuni. Sì perché, utilizzare una scarpa perfetta vuol dire anche meno problemi, meno male alla schiena o alle ginocchia.

Il sistema lavora su una sezione trasversale di laser e telecamere e ricostruisce sul display del computer una versione 3D del piede, sfruttando 43 posizioni di registrazione e calcolando 22 punti di misurazione. Tra i sistemi simili disponibili attualmente, il Foot ID si distingue per la precisione, misura con esattezza i diversi assi dei piede e gli angoli di punta.

Tutte le informazioni vengono salvate in un database personale del runner, questo è accessibile on-line, nel corso del tempo è possibile quindi consultare e controllare i cambiamenti nei risultati di misurazione.

Non avete più scuse, evitare i fastidiosi dolorini che affliggono chi corre è ora alla portata di tutti, o quasi, perché al momento il FootID in Italia è disponibile in pochi negozi  e in alcune manifestazioni di portata nazionale.

 

Twitter e GfK, arriva la partnership

Twitter e GfK hanno annunciato l’avvio di una partnership esclusiva per introdurre il progetto “GfK Twitter TV Ratings” in Germania, Austria e Olanda.

 

Twitter_logo_blueMilano, 27 Gennaio 2014 – Anche la pubblicità e i sondaggi scoprono il social media di San Francisco. Grazie alla partnership tra Twitter e GfK è in arrivo un nuovo servizio che fornirà informazioni ed approfondimenti sul rapporto tra Twitter e i programmi e le campagne di comunicazione in TV. “Siamo solo all’inizio della trasformazione digitale dei media” commenta Matthias Hartmann (CEO di GfK), “Twitter si è imposto come Colonna Sonora Social degli eventi in tempo reale e della televisione. Troviamo l’interazione tra i diversi media particolarmente interessante, e stiamo lavorando per fornire informazioni ed approfondimenti sugli effetti del cross-media“.

Le informazioni estrapolate da Gfk dai tweet sono rivolte ai centri media ed agenzie di comunicazione, ma possono offrire a tutti – addetti ai lavori e non – una visione completa sulla crescente popolarità dei commenti in tempo reale su Twitter riguardanti i programmi della televisione.

È una tendenza quella del doppio schermo (pannello della TV e schermo dello smartphone) in forte crescita anche in Italia e in grado di rendere interattivo la TV, il media che per eccelenza ci rende passivi. Alcuni canali televisivi sono già in grado di beneficiare dell’effetto virale di Twitter che permette loro di raggiungere nuovi spettatori.

 

 GfK Twitter TV Ratings

In particolare GfK sarà in grado di fornire informazioni sulla frequenza e sulla destinazione dei messaggi che riguardano un determinato programma televisivo. Il nuovo servizio sarà avviato nel corso il 2014 in 3 paesi pilota (Germania, Austria e Olanda), e permetterà alle emittenti televisive la verifica della audience addizionale che hanno raggiunto grazie ai social media. I centri media e le agenzie di comunicazione avranno a disposizione analisi più complete e dettagliate per la pianificazione e la valutazione delle campagne cross-media.  “Twitter è diventato la piattaforma live di riferimento per la condivisione dell’esperienza televisiva per milioni di persone in Germania, Austria e Olanda“, commenta Ali Rowghani, COO di Twitter. “Alla gente piace usare Twitter mentre guarda la TV, e ama partecipare attivamente alle conversazioni in tempo reale sui programmi televisivi“, con questo sistema – ancora in via di definizione – i canali TV potranno rendersi conto in maniera precisa l’audience totale che raggiungono con i loro programmi anche sul Web.

#cityrunners: prima sgambata

Monza, 25 gennaio 2013 – Il sole splende la mattina di sabato 25 gennaio e finalmente si corre con il progetto di Adidas #cityrunners. È il secondo appuntamento in vista della Milano City Marathon, l’unico rimpianto è dover correre al chiuso in una giornata invernale presa in prestito dalla primavera.

L’atmosfera è carica d’entusiasmo e di emozione, la diversità delle persone coinvolte – per preparazione fisica, atteggiamento e modo di essere – ricorda le scene iniziali de la “Compagnia dell’Anello” di Tolkien, prima della partenza da casa di Frodo. C’è chi non ha mai corso in vita sua, chi si confronta sugli ultimi “tempi” in maratona, chi pensa che il running sia solo fashion con tanto di immancabili pose alla Belen e chi pensa di essere troppo arrugginito per finire un “mezza”. Il tutto in un confuso via-via di runners che si vestono o cambiano la taglia della loro t-shirt.

Runing Smile

Quello che mi colpisce è il sorriso sempre pronto dello staff, la disponibilità e l’organizzazione quasi impeccabile. Ho già vissuto situazioni simili e la voglia del brand di coinvolgere giornalisti, blogger o semplici runners in un progetto spesso si scontra con dei limiti logistici o con la scarsa disponibilità al dialogo dello staff, troppo intento nel suo lavoro. Questa volta sembra diverso, manca solo un ulteriore passo nella direzione digital: maggiore condivisione degli accout Twitter di tutti i partecipanti, istruttori compresi o liste Twitter dedicate. Una gradita sorpresa in questo senso c’è, sul sito #cityrunners è arrivato il wall con tutti i post dedicati a questo hashtag provenienti dalle diverse piattaforme.

Dopo una breve introduzione alle attività, è la volta di un passaggio alla bilancia e due chiacchere con la nutrizionista Elena Casiraghi. Per chi ha sempre poco tempo come me, il lungo riscaldamento e lo stretching con coach Rondelli è un toccasana. L’impressione generale è che tutto questo entusiasmo sia contagioso e mi possa portare a migliorare il mio personal best sui 10k (39 minuti per la cronaca).

Prossimo ritrovo per i #cityrunners previsto per sabato 8 febbraio con il mental coach Patrizio Pintus e un nuovo allenamento. Stay tuned, stay #cityrunners.