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Brooks Transcend

Milano, 17 febbraio 2013 – La moda delle calzature minimaliste sembra sia finalmente tramontata, con buona pace degli ortopedici. Fortunatamente non si può dire lo stesso per quanto riguarda le scarpe da running che consentono un movimento naturale del piede.

Brooks dopo tre anni di ricerca in ambito biomeccanico ha realizzato Transcend (170 euro), una scarpa in grado di offrire il supporto in fase di appoggio del piede solo quando serve, senza costringere eccessivamente ginocchia ed articolazioni. Il piede durante la corsa è tenuto fermo da una sorta di “culla” inserita nel tallone, la parte restante è quindi libera di muoversi in maniera naturale.

La tomaia è priva di cuciture e con un sistema che integra i lacci nella parte superiore e si adatta perfettamente alle diverse forme dei piedi.

Posto che questo tipo di calzatura non è l’ideale per il mio stile di corsa, ho trovato buona la sensazione di movimento e di “feeling” con il terreno che la tecnologia inserita nella Transcend consente, sia in fase di rullata normale, sia durante gli allunghi. Pur non essendo molto veloce, la scarpa di Brooks è comoda, sin dalla prima volta che la s’indossa.

Per i non pronatori e chi ha un appoggio neutro, dopo i primi 40 minuti di corsa il supporto di fa sentire con un leggero fastidio, sia sul tallone sia sui lati, inoltre per chi è abituato ad un altro tipo di scarpa la suola può risultare leggermente rigida.

Detto questo resta da capire quale potrebbe essere realmente il target di riferimento di questa scarpa “ibrida”, forse un pronatore che però non ha bisogno di eccessivo sostegno, una nicchia abbastanza esigua e tutta da trovare. Il dubbio rimane, ma il brand americano negli ultimi anni – in ambito running shoes – ha sbagliato veramente poche mosse, siamo quindi curiosi di vedere se anche la Transcend seguirà questo trend.

 

 

 

 

Un anno di Facebook

Nell’era di Internet, cosa pensano e cosa fanno gli italiani durante l’anno ce lo racconta Facebook, purtroppo senza grosse sorprese.

Milano, 10 dicembre 2013 – Conversazioni, status e check-in più significativi di questi dodici mesi sono raccolti in a “Year in Review”. L’inizio di una nuova relazione è l’avvenimento più importante da comunicare per gli utenti, in linea del resto con il Dna del social network. Dating a parte, la strage di Lampedusa è l’argomento più discusso sul social network di Zuckerberg dagli italiani, mentre il fascino di Piazza San Marco porta Venezia in vetta alla classifica dei check-in. Alcune tendenze nostrane della top ten annuale di FB invece si confermano anche a livello sovranazionale, come per esempio Papa Francesco o i pettegolezzi sulla nascita del Royal Baby.

 

LA TOP TEN

Al naufragio dell’isola di Lampedusa dello scorso 3 ottobre spetta il podio dell’argomento più discusso, seguito dalle elezioni politiche – un sempreverde delle conversazioni degli utenti – e le vicende sportive e private del Balo, Mario Balotelli. Nonostante sia recente, la morte di Mandela è entrata già in classifica al 10° posto in una sola settimana con 55 milioni di utenti che nel mondo ne hanno parlato sul proprio profilo di Facebook e attraverso oltre 115 milioni di interazioni nelle prime ore dall’accaduto. Ecco la top ten per argomenti:

 1. Lampedusa

2. Elezioni Politiche

3. Mario Balotelli

4. Royal Baby

5. Margherita Hack

6. Giulio Andreotti

7. Meteorite

8. Aumento dell’IVA

9. Papa Benedetto

10. Costa Concordia

 

AVVENIMENTI PIU’ IMPORTANTI

Ecco invece la top ten degli avvenimenti importanti sulla timeline degli utenti di Facebook:

1. Aggiunta di una relazione, fidanzamento ufficiale o matrimonio

2. Viaggi

3. Trasferimento

4. Conclusione di una relazione

5. Primo incontro con un amico

6. Aggiunta di un membro della famiglia attesa di un bambino e nascita di un bambino

7. Nuovo animale domestico

8. Perdita di una persona cara

9. Nuovo Piercing

10. Abbandono di un vizio

 

 

@facebook.com vizi e virtù

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La creazione di un account con il dominio del famoso social media è un modo per semplificare le comunicazioni dell’utente o per controllarlo?

Facebook consentirà a breve la creazione di un account email con dominio @facebook.com, il servizio – denominato Messages – verrà introdotto gradualmente e per ora solo negli Stati Uniti.
Non è un servizio di posta elettronica – come ha precisato Zuckerberg durante la presentazione a San Francisco – e “non è un email killer” come avevano pensato tutti stando alle indiscrezioni.
Invece, l’intenzione di Zuckerberg  è quella di centralizzare le comunicazioni dell’utente – SMS, e-mail, chat e social network – in un unico account. Un’idea che fa diretta concorrenza a Google e rappresenta un salto in avanti nell’uso del social più popolare.
Messages consentirà anche l’invio di messaggi ai Gruppi, oltre all’impostazione di filtri per il controllo sulle persone da cui ricevere comunicazioni. Sarà possibile impostare tre categorie di mittenti “Solo amici”, “Amici di amici” e  “Tutti”.
Considerato che ci sono persone che pensano che Internet sia Facebook e altre che hanno iniziato a utilizzare la Rete solamente perché ormai non ne potevano più di sentir parlare gli altri del famoso social network questo passo in avanti da un lato semplifica la vita di questi utenti dall’altro rappresenta un tentativo da parte di Zuckerberg di integrare la quasi totalità della vita on-line dell’utente e delle comunicazioni sotto il suo cappello.
In un’epoca in cui il flusso delle informazioni è più che rapido e sovradimensionato, in cui spopolano gli aggregatori per selezionarle e gestirle, una semplificazione del processo da parte di un network che vanta 500 milioni di utenti è presumibilmente destinato a un futuro più che roseo anche se rappresenta l’ennesimo gradino verso l’addio alla privacy.

Si parla di Twitter a Milano, il 24 giugno

“Business in 140 caratteri: la comunicazione su Twitter, i ritmi frenetici del Web e le nascita di start up nell’era social”

Quando?

Lunedì 24 giugno alle ore 18.30

Dove? 

Presso “GRANI & BRACI” via Carlo Farini (ang. via G. Ferrari) – MM2 Garibaldi

Chi trovo?

Lino Garbellini, giornalista esperto di tecnologia e autore del libro “Twitter per la tua vita e il tuo business”

Anna Sargian: fondatrice di Girls in Tech Italia, la community globale che promuove l’impegno e la formazione delle donne nel settore della tecnologia e nel mondo startup

Alessandro Veroli: esperto di social media, si occupa della gestione dei profili Twitter di numerosi sportivi tra cui il calciatore Giorgio Chiellini

Ingresso libero fino ad esaurimento posti