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#cityrunners al Trofeo Sempione

Milano, 9 marzo 2014 – Finalmente anche per i #cityrunners è arrivato il giorno della gara, ovvero la prima uscita ufficiale in vista della Milano City Marathon del 6 di aprile.

IL SOLE FA CAPOLINO

Uno splendido sole e una temperatura primaverile – perfetta per correre – sono venuti a sancire questo evento domenica 9 marzo. La lussuosa Sala Appiani dell’Arena Civica, normalmente cornice di conferenze e dibatti, è stata scelta come spogliatoio e punto di riferimento per i partecipanti al progetto che correranno i 10 chilometri del 26° Trofeo Sempione. Non è la gara più easy tra quelle del calendario milanese, buona parte dei partecipanti abituali è tesserata Fidal, ma in compenso è certamente affascinante e rappresenta l’inizio della stagione primaverile ed estiva del running.

SEGUIRE IL FLUSSO

Dopo il breve discorso motivazionale e un ottimo riscaldamento in compagnia arriva la partenza. Il tragitto è ostico: sterrato, saliscendi, panchine “assassine” nascoste dietro ad una curva, ma il flusso dei partecipanti aiuta, basta aggregarsi a quello del proprio ritmo e seguire la massa cercando di tirare il fiato fino alla fine.

All’arrivo è festa per tutti, grandi sorrisi di soddisfazione e un mega rinfresco finale sempre nella sala Appiani, con tanto di terrazza d’onore per ammirare l’Arena illuminata dal sole dopo tanti week end di pioggia.

Manca meno di un mese al grande traguardo della Milano City Marathon ed il gruppo #cityrunners assomiglia sempre meno ad una combricola mal assortita e sempre più ad un team di runners veri e propri che interagiscono tra loro con entusiasmo on-line e anche off-line. Prossimo appuntamento tra due settimane per una nuova seduta motivazionale, ma ormai il più è fatto.

 

 

#cityrunners alle prese con l’alimentazione

22 febbraio 2013 – Dopo il #motivation day per i #cityrunners di Milano e dintorni è la volta della giornata dedicata all’alimentazione. A spiegare come e cosa mangiare e bere per correre meglio è la nutrizionista Elena Casiraghi (Specialista in alimentazione e integrazione dello sport), assieme alla campionessa mondiale e medaglia oro di fioretto Arianna Errigo che ha portato la sua testimonianza.

Come fare per seguire un corretto stile di vita e mangiar sano?

La risposta non è semplice” esordisce l’esperta, “di certo ci sono molti falsi miti da sfatare, la saggezza popolare e i messaggi che recepiamo dalla pubblicità non sempre ci vengono in aiuto, l’importante è seguire alcune regole fondamentali“.

Ecco di seguito le regole d’oro direttamente dalle parole della Casiraghi.

Regola 1 – “La colazione è il pasto più importante della giornata, mette in moto l’organismo, come un motore e permette di ridurre l’appetito nell’arco della giornata e permette di cercare meno cibo dolce. è importante anche inserire una porzione di proteine e non eccedere coi carboidrati

Regola 2 – “Mangiare poco, ma spesso. Evitare quella che di solito è una consuetudine, anche per questioni di comodità, ovvero pochi pasti e in quantità abbondante”.

Regola 3 – “Bilanciare carboidrati proteine e grassi in ogni pasto e in ogni spuntino”.

Regola 4 – “Il corpo umano è come il motore di un’auto: funziona bene a patto di ricevere il corretto apporto di acqua e sali minerali“.

Regola 5 – “Abituarsi al RecoveryMeal (ndr, lo spuntino post allenamento, utile per il recupero) da consumare entro 30’ dalla fine della seduta”.

Quando i vizi sono permessi

Elena spiega anche gli effetti negativi delle bevande alcoliche sul runner, questo infatti favorisce la disidratazione, rallenta i tempi di recupero e aumenta l’infiammazione. Attenzione però non è tutta spine la vita del podista, dopo aver recuperato l’allenamento ed essersi idratati a dovere, la birretta serale è concessa, a patto di non esagerare.

Tra due settimane si fa sul serio, per i #cityrunners è la volta della prima gara, 10 k al Parco Sempione, basterà l’entusiasmo accumulato in queste settimane per una grande prestazione? 

 

Brooks Transcend

Milano, 17 febbraio 2013 – La moda delle calzature minimaliste sembra sia finalmente tramontata, con buona pace degli ortopedici. Fortunatamente non si può dire lo stesso per quanto riguarda le scarpe da running che consentono un movimento naturale del piede.

Brooks dopo tre anni di ricerca in ambito biomeccanico ha realizzato Transcend (170 euro), una scarpa in grado di offrire il supporto in fase di appoggio del piede solo quando serve, senza costringere eccessivamente ginocchia ed articolazioni. Il piede durante la corsa è tenuto fermo da una sorta di “culla” inserita nel tallone, la parte restante è quindi libera di muoversi in maniera naturale.

La tomaia è priva di cuciture e con un sistema che integra i lacci nella parte superiore e si adatta perfettamente alle diverse forme dei piedi.

Posto che questo tipo di calzatura non è l’ideale per il mio stile di corsa, ho trovato buona la sensazione di movimento e di “feeling” con il terreno che la tecnologia inserita nella Transcend consente, sia in fase di rullata normale, sia durante gli allunghi. Pur non essendo molto veloce, la scarpa di Brooks è comoda, sin dalla prima volta che la s’indossa.

Per i non pronatori e chi ha un appoggio neutro, dopo i primi 40 minuti di corsa il supporto di fa sentire con un leggero fastidio, sia sul tallone sia sui lati, inoltre per chi è abituato ad un altro tipo di scarpa la suola può risultare leggermente rigida.

Detto questo resta da capire quale potrebbe essere realmente il target di riferimento di questa scarpa “ibrida”, forse un pronatore che però non ha bisogno di eccessivo sostegno, una nicchia abbastanza esigua e tutta da trovare. Il dubbio rimane, ma il brand americano negli ultimi anni – in ambito running shoes – ha sbagliato veramente poche mosse, siamo quindi curiosi di vedere se anche la Transcend seguirà questo trend.