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Google e i social, terzo atto

Si chiama Google+ e dopo Buzz e Wave rappresenta il terzo tentativo per il colosso di Mountain View in ambito social network.
La nuova strategia di Google – che ha dichiarato di essersi accorta di come “tra i bisogni fondamentali dell’essere umano c’è sicuramente quello di stringere relazioni con gli altri” – è basata su una serie di strumenti, accessibili al momento solo ad un numero ristretto di persone destinato ad aumentare tramite inviti.
Il primo Cerchie – sì, non è un errore, il termine è orrendo, ma avete letto bene – è utile per la condivisione on-line di file e contenuti. Lo strumento si basa su un terreno che può essere in grado di mettere in difficoltà Facebook, ovvero la gestione della privacy attraverso gruppi (o meglio cerchie) di conoscenze.
Invece Spunti è un motore di ricerca, in grado di offrire come risultati un feed – articoli e video – di contenuti provenienti dal Web.
Videoritrovi si basa sulla videoconferenza e cerca di riproporre la spontaneità e la modalità di comunicazione tipica dei bar o dei pub. Infine, non poteva mancare un occhio di riguardo alla parte del mercato hi-tech in grande crescita, ovvero smartphone e tablet. Mobile consente la condivisione istantanea della propria posizione geografica, delle fotografie e dei messaggi tramite il tool Huddle.
Difficile dire per ora se questo nuovo pacchetto sia in grado di aprire finalmente le porte a Google in ambito social network. Ad una prima impressione l’insieme pecca ancora di una scarsa personalità e di una fruizione complicata; difetti ben noti che avevano affossato i tentativi precedenti.

@facebook.com vizi e virtù

La creazione di un account con il dominio del famoso social media è un modo per semplificare le comunicazioni dell’utente o per controllarlo?

Facebook consentirà a breve la creazione di un account email con dominio @facebook.com, il servizio – denominato Messages – verrà introdotto gradualmente e per ora solo negli Stati Uniti.
Non è un servizio di posta elettronica – come ha precisato Zuckerberg durante la presentazione a San Francisco – e “non è un email killer” come avevano pensato tutti stando alle indiscrezioni.
Invece, l’intenzione di Zuckerberg  è quella di centralizzare le comunicazioni dell’utente – SMS, e-mail, chat e social network – in un unico account. Un’idea che fa diretta concorrenza a Google e rappresenta un salto in avanti nell’uso del social più popolare.
Messages consentirà anche l’invio di messaggi ai Gruppi, oltre all’impostazione di filtri per il controllo sulle persone da cui ricevere comunicazioni. Sarà possibile impostare tre categorie di mittenti “Solo amici”, “Amici di amici” e  “Tutti”.
Considerato che ci sono persone che pensano che Internet sia Facebook e altre che hanno iniziato a utilizzare la Rete solamente perché ormai non ne potevano più di sentir parlare gli altri del famoso social network questo passo in avanti da un lato semplifica la vita di questi utenti dall’altro rappresenta un tentativo da parte di Zuckerberg di integrare la quasi totalità della vita on-line dell’utente e delle comunicazioni sotto il suo cappello.
In un’epoca in cui il flusso delle informazioni è più che rapido e sovradimensionato, in cui spopolano gli aggregatori per selezionarle e gestirle, una semplificazione del processo da parte di un network che vanta 500 milioni di utenti è presumibilmente destinato a un futuro più che roseo anche se rappresenta l’ennesimo gradino verso l’addio alla privacy.