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#cityrunners motivation day

Milano, 9 febbraio 2013 – Per i #cityrunners è la volta del Motivation Day al lussuoso Aspria Harbour Club Milano. Ad aiutare tutte le persone coinvolte nel progetto ci pensano il mental coach  Patrizio Pintus e Davide Cassani, CT della nazionale italiana maschile élite di ciclismo e celebre commentatore televisivo.

 

Con la sua voce nasale che ricorda a tutti il Giro d’Italia, Cassani trova le parole giuste per ispirare i runner alle sgambate che li aspettano nelle settimane a venire, il tutto in una grigia e fredda mattinata invernale, tipica milanese: “dopo il lavoro, ieri ho corso tre chilometri per arrivare a casa mia, vestito con i jeans, avevo voglia di allenarmi, non importa dove e come“. Non solo esperienze personali però nel discorso di Davide, anche consigli pratici, merce molto preziosa per i tanti in sala che non hanno mai affrontato una gara:

– “piuttosto che non allenarvi, se siete stanchi e avete poco tempo provate a ridurre l’allenamento“;

– “una corsa lunga si affronta pezzo per pezzo e va divisa in più parti, non dovete pensare subito all’obiettivo finale“;

– “tenere le energie e andare forte nell’ultima parte di una maratona, è motivante perché vi trovate a sorpassare molti runner che, stravolti, hanno ridotto il passo“;

– “non è detto che in una giornata in cui non ci si sente in forma, non si possa fare il proprio personal best time, a me è capitato più di una volta“;

– “il mio tempo in maratona va dalle due ore e 45 minuti, alle quattro ore, dipende dal mio stato di allenamento e da con chi corro, però cerco sempre di dare il massimo, come quando correvo in bici“.

L’entusiasmo generale non manca anche ora che si entra nel vivo e gli allenamenti si fanno sentire.

Mi lasciano un po’ perplesso i commenti su scarpe e materiale – e il diverso tipo di approccio a questi prodotti – da parte di chi non ha mai corsa in vita sua. Rivolgendomi a questi blogger, provo a buttare lì qualche semplice concetto utile ad una valutazione non troppo personale delle scarpe, mi rendo subito conto che non viene del tutto recepito. Pazienza, anche questo è #cityrunners, nel bene e nel male.

Prossimo appuntamento tra due settimane, all’insegna di una corretta nutrizione, Stay Tuned.

 

 

Asics FootID: di che corsa sei te lo dice l’hi-tech

Milano, 3 febbraio 2013 – Sapere come corri non è uno sfizio da esaltati. Conoscere il proprio stile di corsa è importante sia per chi ha appena iniziato sia per i maratoneti esperti.

Forse a causa della recente moda della calzature minimaliste – che ha fatto parecchie vittime per la gioia degli ortopedici – o forse perché il numero e la tipologia dei runners è in continuo aumento (non più e non solo impallinati), i negozi di scarpe sono sempre più attenti al rapporto con il cliente. Gli shop cercano di aiutarti nel migliore dei modi da subito, facendoti provare diversi tipi di “running shoes” e consigliandoti come farebbe un personal trainer. Guardare come è consumata la suola delle scarpe però non basta per capire se il tuo tipo di appoggio del piede è da pronatore o “neutro”,  il margine d’errore con questo metodo empirico esiste e non è così ridotto. Asics per andare incontro ai podisti e risolvere il problema in maniera scientifica, ha chiesto aiuto alla tecnologia.

 

Foot scan

L’ASICS FootID è una scansione tridimensionale del piede ottenuta tramite la tecnologia di analisi denominata 3D Foot Mapping technology, sviluppata dall’Institute of Sport Science in Kobe (Giappone). Il Mapping usa sia un sistema laser sia micro videocamere interpolando i risultati con un database per capire e consigliarti la scarpa da corsa più adatta, quella perfetta per il tuo profilo biomeccanico.

I vantaggi?
Gli aspetti positivi per chi utilizza questo tipo di test almeno una volta sono numerosi: capire il proprio stile di corsa, la misura precisa in millimetri di entrambi i piedi, la scarpa più adatta, l’altezza dell’ arco plantare, l’allineamento del tendine d’Achille e in generale una prevenzione degli infortuni. Sì perché, utilizzare una scarpa perfetta vuol dire anche meno problemi, meno male alla schiena o alle ginocchia.

Il sistema lavora su una sezione trasversale di laser e telecamere e ricostruisce sul display del computer una versione 3D del piede, sfruttando 43 posizioni di registrazione e calcolando 22 punti di misurazione. Tra i sistemi simili disponibili attualmente, il Foot ID si distingue per la precisione, misura con esattezza i diversi assi dei piede e gli angoli di punta.

Tutte le informazioni vengono salvate in un database personale del runner, questo è accessibile on-line, nel corso del tempo è possibile quindi consultare e controllare i cambiamenti nei risultati di misurazione.

Non avete più scuse, evitare i fastidiosi dolorini che affliggono chi corre è ora alla portata di tutti, o quasi, perché al momento il FootID in Italia è disponibile in pochi negozi  e in alcune manifestazioni di portata nazionale.